Perché non puoi fare a meno di sapere che cosa è l’engagement

Che tu sia un professore, un formatore professionale o un docente, sia se gestisci una classe on line o in presenza, dovresti averne ben presente il significato. Forse ne avrai sentito parlare, potresti aver pensato che si tratti di una riduttiva semplificazione anglosassone, di un concetto vuoto o magari al contrario di una formula difficile da imparare e ancor di più da attuare, alla portata solo di pochi professionisti o di luminari. Niente di tutto questo.

Probabilmente non esiste il segreto per essere un formatore perfetto, certamente non ci si può limitare ad avere una buona conoscenza dei contenuti dell’insegnamento, ma se qualcosa si avvicina potremmo pensare che si tratti dell’engagement.

Ma allora di cosa si tratta?

Per engagement (letteralmente fidanzamento, impegno) si intende il coinvolgimento, la partecipazione attiva dello studente al processo di apprendimento, favorita da una strategia di insegnamento che vada oltre la semplice lezione dove iil passaggio dell’informazione è continuo. piatto e unidirezionale.

La lezione classica mantiene sempre una sua validità ma, soprattutto nel lungo periodo, utilizzare strategie didattiche che favoriscono il coinvolgimento, le emozioni positive, gli stimoli di riflessione e di interazione, produce dei vantaggi non trascurabili.

Proviamo a vederne brevemente qualcuno.

Motivazione. Essere coinvolti nell’apprendimento significa come prima cosa avere la motivazione al raggiungimento dell’obiettivo. Attività che spingono a riflettere su noi stessi, sul perché realmente stiamo seguendo un percorso di formazione, sul modo in cui quanto impariamo ci sarà utile e su come potremmo applicarlo un domani, sono fonti continue di motivazione intrinseca  e di autostima. Come in un circolo virtuoso, queste attività innescano una mentalità di crescita e la consapevolezza di poter apprendere e migliorarsi e conducono a risultati inaspettati.

Connessioni .Riflettere su ciò che si impara, collegarlo con quanto già si conosce, discuterne, applicarlo e valutarlo,  scoprire in modo autonomo nuovi concetti, sono tutte attività che aiutano a creare significato, rinforzare le connessioni della nostra memoria e interiorizzare e comprendere ad un livello più profondo le conoscenze apprese. Se crediamo che l’apprendimento non sia solo una semplice trasmissione di informazioni possiamo chiaramente vedere come la partecipazione attiva genera connessioni, rinforzando l’apprendimento e migliorando la sua qualità.

Attenzione. Mettere in campo strategie di apprendimento attivo significa stimolare l’attenzione degli studenti. Gli studenti coinvolti sono meno distratti e focalizzano l’attenzione sull’apprendimento e questo aumenta di molto le loro prestazioni, diminuisce il carico cognitivo e l’affaticamento e aiuta il passaggio delle informazioni alla memoria a lungo termine.

Emozione. L’apprendimento non è solo razionalità ma, come d’altra parte qualunque altro processo cognitivo, è influenzato in modo deciso dalle emozioni. Creare attività che suscitano emozioni positive è una delle condizioni più importanti per favorire il mantenimento dell’attenzione, tenere alta la motivazione e favorire la memorizzazione  e il ricordo delle informazioni.

Più in alto. Se una lezione classica può non essere il metodo più efficace per la semplice trasmissione di conoscenze questo metodo può risultare del tutto inadeguato se il fine della formazione è lil raggiungimento di abilità più complesse lungo la  classificazione di Bloom. Progettare attività ricche di engagement è la giusta strategia per sviluppare abilità come problem solving, applicazione in contesti reali, analisi, pensiero critico, creatività e capacità di valutazione.

Perché annoiarsi? Progettare esperienze di formazione coinvolgenti migliora l’apprendimento da parte degli studenti ma non va tralasciato l’altro lato della medaglia.  Trovare nuovi modi per suscitare interesse, sviluppare il senso critico, favorire la discussione è una continua sfida che stimola anche il formatore. Non solo. Quando tutti gli attori del sistema sono motivati e partecipativi, tutta l’esperienza d’aula (reale o virtuale) diventa più interessante, soddisfacente e perché no anche divertente.

Innovativi. Progettare un percorso di formazione a distanza può dare lo stimolo per innovare la modalità di insegnamento utilizzata e sollecitare la sperimentazione. La filosofia dell’engagement può essere una chiave di utilizzo delle nuove tecnologie in campo didattico e può dare la giusta spinta per mettersi un po’ in discussione, grazie all’utilizzo di strumenti e funzionalità come forum, wiki, drag & drop e social media che di per se includono una forma di interazione.

Ognuno di questi vantaggi è in parte sovrapposto agli altri e in parte li influenza e li rinforza. Progettare attività didattiche ricche di engagement è di per se coinvolgente e aiuta a migliorare ogni variabile di un sistema di formazione.

E allora perché farne a meno?