Come individuare i potenziali studenti del tuo corso on line

Comprendere chi saranno i tuoi studenti è un passo fondamentale per la progettazione di una efficace esperienza di apprendimento on line. Le caratteristiche dei tuoi studenti target, infatti, influenzeranno le tue successive scelte: il tipo di corso on line che sceglierai di realizzare, la sua strutturazione e il tipo di attività didattiche che lo caratterizzeranno.

Se sei un esperto di contenuto che insegna in aula ormai da tempo, potresti avere già molte informazioni sui tuoi potenziali studenti.
È un buon punto di partenza, ma ricorda che insegnare in aula e insegnare on line sono due esperienze diverse. Per il tuo corso on line potrebbe infatti essere necessario ridefinire il tuo target, dato che ora potrebbe risultare più o meno ampio e con delle caratteristiche differenti.  Ad esempio, finora potrebbe non essere mai stata rilevante la dimestichezza dei tuoi studenti con la tecnologia, ma per il tuo corso on line probabilmente lo sarà.
Se invece non hai ancora un’idea definita di chi potranno essere i tuoi studenti, è il momento di iniziare a raccogliere più informazioni.

Partiamo con un consiglio generale: qualora tu abbia intenzione di vendere il tuo corso on line, inizia ad esplorare le offerte dei corsi on line già esistenti sul tuo argomento di interesse. Osservare il modo in cui gli altri corsi sono strutturati e che pubblico sembrano avere, potrebbe anche spingerti a dare un taglio diverso ai contenuti del tuo corso, magari rivolgendolo ad un settore più specifico del target, oppure dando un taglio più pratico o al contrario più teorico all’argomento.

Per quanto riguarda le informazioni sui tuoi studenti, è sicuramente opportuno partire con la definizione di un profilo generale che comprenda informazioni demografiche come età, sesso, livello istruzione e occupazione. È utile, come abbiamo anticipato, anche considerare quella che ritieni essere la dimestichezza del tuo target con gli strumenti tecnologici e banalmente, la sua disponibilità di accesso ad internet.

Prova poi a definire dove si trovano i tuoi studenti: il tuo corso on line sarà disponibile solo nel tuo Paese o nel mondo? Le diverse opzioni possono avere un peso sulla scelta della lingua o del tipo di corso da realizzare, se full distance o blended.

Cosa vogliono i tuoi studenti? Perché pensi che seguiranno il tuo corso? Si tratta qui di riflettere sulla loro motivazione a iniziare questa nuova esperienza di apprendimento.

In alcuni casi gli studenti potranno essere guidati dall’obiettivo di soddisfare interessi e ambizioni personali, che non sono imposti da nessuno se non da loro stessi; in altri casi potrebbe trattarsi di studenti che sono o si sentono obbligati a seguire il tuo corso per ottenere dei vantaggi, ad esempio ottenere una promozione, oppure assolvere l’obbligo dei crediti imposto da alcune professioni. Lavorare con studenti del primo tipo è molto più facile, mentre per i secondi è importante immaginare delle strategie didattiche coinvolgenti, poco teoriche e più sbilanciate verso la creazione di scenari realistici.
Infine, considera che ogni studente può essere spinto a seguire il tuo corso on line da obiettivi dell’uno e dell’altro tipo insieme.

Prova inoltre a capire se il target del tuo corso on line è omogeneo, se cioè al suo interno ci saranno studenti con competenze in ingresso simili, o sensibilmente differenti.

Nel secondo caso, se ci saranno cioè studenti alle prime armi insieme a studenti più esperti, dovrai mettere in atto delle strategie per assecondare al meglio le diverse velocità a cui lavoreranno.

Ad esempio potresti identificare dei contenuti più elementari o di recupero di competenze a cui accederà solo chi ne avrà necessità, senza così appesantire i più esperti; potresti mantenere libera la navigazione e la scelta dei contenuti didattici da studiare, permettendo agli studenti di scegliere il livello di complessità a cui vorranno accedere; infine, potresti invitare gli studenti esperti a condividere le loro esperienze con la classe, rendendoli così maggiormente partecipi e dando loro la possibilità di imparare diversamente, insegnando.

Come abbiamo visto, dedicare del tempo a raccogliere informazioni sui potenziali studenti del tuo corso on line ti permetterà di realizzare un’esperienza di apprendimento efficace e coinvolgente, adatta alle loro esigenze e all’altezza delle loro aspettative.

Scegliere di pubblicare i contenuti su Udemy

“Vorrei fare un corso on line ma dove posso pubblicare i miei contenuti?”. Che tu sia un insegnante di scuola, un docente universitario, un esperto aziendale o un semplice appassionato ed esperto di una materia, questo è uno dei primi interrogativi che bisogna affrontare per realizzare un percorso di formazione a distanza. Naturalmente la risposta è influenzata da molti fattori che riguardano lo scopo del corso, gli obiettivi formativi, il target e tante altre variabili di contesto. Ma d’altra parte molto dipende anche dalla conoscenza degli strumenti che consentono la distribuzione di contenuto via web. Una delle scelte più comuni è quella di affidarsi ad un learning management system (LMS), ovvero una piattaforma on line che permette di gestire, organizzare e rendere disponibili blocchi di contenuto e di strutturare una classe virtuale attraverso iscrizioni, strumenti di comunicazione e di valutazione. Molto semplice si direbbe, ma quale piattaforma scegliere? Ne esistono tante e con caratteristiche, scopi e ovviamente costi molto diversificati. Orientarsi in questo panorama, soprattuto per un non esperto, non è certamente semplice. Solo l’esperienza o l’affiancamento di un professionista può garantirci una scelta ottimale. soprattutto in progetti complessi. Ma non disperiamo e cerchiamo di affrontare la questione un po’ per volta cercando di familiarizzare con le principali piattaforme esistenti.

Una di queste è senza dubbio Udemy, fondata da Ernen Bali, giovane talento turco, e poi sviluppata in California, diventata un punto di riferimento per chi desidera realizzare e distribuire in modo semplice un corso on line.

Più precisamente Udemy è un course marketplace che propone un vasto catalogo di corsi on line, gratuiti o a pagamento (a partire da 10 euro) e dove è possibile proporne uno proprio. I corsi possono essere sia gratuiti che a pagamento. Questo orientamento alla vendita implica naturalmente delle caratteristiche che la rendono diversa da altri tipi di piattaforme che sono più”professionali” e complete  (pensiamo a Moodle o a Docebo). D’altro canto la rendono più immediata e di facile utilizzo anche per neofiti.

Udemy consente di strutturare un corso in sezioni che contengono le attività didattiche vere e proprie a cui è possibile agganciare ulteriori risorse di approfondimento. L’organizzazione dei contenuti è quindi di tipo modulare e questo aiuta lo SME ad organizzare in modo strutturato la propria conoscenza e lo studente ad affrontare in modo  semplice e progressivo l’apprendimento.

Le attività didattiche comprendono lezioni e valutazioni.

Le principale forma di lezione è il video, in cui il docente spiega in prima persona gli argomenti del corso con la possibilità di utilizzare sottotitoli sincronizzati se necessario. Il team di revisione di Udemy è abbastanza severo sulla produzione audio video e pretende una buona qualità tecnica per approvare il corso. Fortunatamente sono forniti suggerimenti e check list che aiutano molto durante la produzione. Il video dovrebbe essere il tipo di lezione predominante ma è possibile creare anche un mashup ovvero una composizione di video e slide in pdf che possono essere sincronizzate direttamente in piattaforma. L’ultimo tipo di lezione è di tipo testuale con la possibilità di semplice formattazione e aggiunta di immagini e link oppure direttamente di codice html.

Ad ogni tipo di lezione possono essere agganciate delle ulteriori risorse di studio come file scaricabili, altri video o link che rimandano a contenuti esterni alla piattaforma.

Molto comoda è infine la possibilità di caricare più file contemporaneamente (bulk upload) per conservare in una libreria tutte le risorse da utilizzare poi nelle diverse sezioni del corso.

Le attività didattiche di tipo valutazione consentono agli studenti di esercitarsi, di auto valutare il proprio livello di apprendimento e di ricevere feedback dal docente. Le possibilità si sono ampliate nel corso del tempo: si è passati dall’utilizzo di semplici quiz a risposta chiusa a strumenti più strutturati che simulano prove d’esame e test di accesso con una durata prestabilita e un punteggio minimo di superamento, fino a compiti a risposta aperta ed esercizi di coding specifici per esercitarsi con diversi linguaggi di programmazione.

Anche la comunicazione è stata col tempo ampliata e migliorata. Al momento è possibile scrivere annunci rivolti a tutta gli iscritti o inviare messaggi privati diretti ai singoli studenti; è inoltre possibile ricevere domande da parte degli studenti e fornire una risposta pubblica. Manca però un vero e proprio forum che consentirebbe di aumentare la coesione della comunità di apprendimento.

L’area tracciamento è forse quella che più meriterebbe un’espansione. Sembra infatti che la possibilità offerta di controllare le percentuali di completamento delle attività didattiche da parte di tutti gli studenti (non singolarmente ) serva più a fini di marketing che per avere un feedback sull’andamento dell’apprendimento della classe. Anche se è possibile fornire dei feedback sui compiti, al momento non è previsto un registro valutatore che collezioni giudizi e punteggi degli studenti e che faciliterebbe molto il compito dell’insegnante.

In conclusione Udemy, pur mancando ancora di soluzioni più avanzate per la comunicazione e il tracciamento degli studenti, è una piattaforma semplice da utilizzare, con una buona varietà di attività didattiche e di funzioni di comunicazione. Udemy è l’ideale per esperienze di auto-apprendimento ma si presta anche a corsi più formali che non necessitano una valutazione complessa, senza dimenticare inoltre che,  con più di venti milioni di iscritti, offre agli SMEs grandi possibilità di monetizzazione attraverso la vendita dei propri corsi.

Come trasformare un semplice documento in un syllabus di successo

Il syllabus è uno strumento importante per la buona riuscita di un corso ma diventa indispensabile se abbiamo intenzione di realizzare un corso on line, di qualunque tipo esso sia. Il syllabus, il documento scritto che presenta un corso e raccoglie tutto ciò che è importante sapere per affrontarlo in modo proficuo, aiuta il docente a chiarire i suoi obiettivi, le sue aspettative, i suoi metodi e offre la possibilità di riflettere in modo accurato e di progettare nel dettaglio ogni percorso di formazione.

Anche gli studenti hanno un notevole vantaggio dal suo utilizzo. Un buon syllabus consente di affrontare nel modo corretto lo studio, di programmarlo meglio, di impiegare in modo più efficiente il tempo, riduce l’ansia dovuta a incertezze, incomprensioni e sorprese improvvise che possono rendere inutili o quasi gli sforzi impiegati. Ma quali sono le informazioni che è necessario scrivere per trasformare una semplice raccolta di informazioni in un syllabus e quindi in un corso on line di successo?

Il primo passo è quello di partire da una sezione introduttiva che deve contenere gli elementi essenziali per l’identificazione del corso e dei docenti, come ad esempio: il nome ufficiale del corso ma anche un eventuale nome abbreviato; la modalità di e-learning utilizzata (full distance, blended…); dove e quando viene erogato;  le informazioni di contatto del docente e di eventuali collaboratori; una breve descrizione del percorso di formazione.

È utile poi passare al cuore del syllabus in cui vengono fornite tutte le informazioni che caratterizzano il corso in modo preciso. Probabilmente la prima sezione da sviluppare è quella relativi agli obiettivi didattici e agli outcomes del corso. Quale è lo scopo del corso, quali competenze o abilità svilupperanno gli studenti alla fine, se previsto quale tipo di compito/prodotto dovranno realizzare per concludere con successo il percorso?

Altre informazioni essenziali sono quelle relative alle fonti di studio. Indicare libri di testo o attività on line come materiale obbligatorio, raccomandato o supplementare, collegarli alle sezioni didattiche o alle settimane di studio previste nel corso, aiuta molto gli studenti. Non dimentichiamo poi che per un corso on line è indispensabile precisare software e altro materiale necessario e il modo in cui è possibile reperirlo e utilizzarlo.

Parte centrale del syllabus è senza dubbio l’outline del corso ovvero la sequenza di moduli, unità didattiche e attività didattiche previste con i relativi contenuti. Fondamentale è anche precisare quando saranno rilasciati tali contenuti e con quale cadenza o, in caso di corsi blended, le date degli eventuali incontri in presenza. Ciò promuove l’indipendenza degli studenti e consente loro di programmare in mondo più efficace lo studio.

Una delle sezioni più utili e spesso meno utilizzate è quella riguardante la valutazione. Inserire informazioni chiare e dirette sul modo in cui gli studenti verranno valutati, con quali criteri, fornire una lista di attività previste e definire quali sono obbligatorie e quali no, quali saranno tenute in considerazione per l’esito finale del corso e in che modo, implica un piccolo sforzo di scrittura per il docente ma riduce incomprensioni e ansia per gli studenti e di conseguenza facilita il lavoro per chi deve insegnare.

È possibile infine inserire una terza macrosezione in cui si raccolgono raccomandazioni e suggerimenti per gli studenti e informazioni ulteriori per dare una visione più approfondita dell’intera esperienza.

Un esempio di questo tipo di informazioni sono le abitudini di studio raccomandate. Ricevere suggerimenti sulle modalità di studio, sugli argomenti che sono considerati più importanti, sui criteri di valutazione, sulle aspettative del docente, consente agli studenti di concentrarsi sulle attività giuste e senza ansia.

È utile poi prevedere una raccolta di linee guida sui comportamenti che vengono considerati corretti all’interno della comunità di apprendimento (policy del corso). Sapere  in che modo è gradita la comunicazione con il docente, con quali modalità è preferibile interagire nelle classe (sia in presenza che on line), cosa succede se non si consegnano assegni entro i termini previsti e come è possibile rimediare, come comportarsi durante le valutazioni o esami, sono suggerimenti che evitano incomprensioni e aumentano la coesione e il raggiungimento degli obiettivi.

Infine è possibile prevedere una sezione in cui si descrive la propria filosofia di insegnamento, i metodi utilizzati, un po’ della propria visione e della propria storia professionale  e cosa ci si aspetta dal corso e dalla classe. Tutto ciò è utile per gli studenti che possono inquadrare in modo più preciso il contesto in cui apprenderanno e per l’esperto di contenuto che nel tempo potrà ripercorrere i cambiamenti e l’evoluzione della propria carriera.

Scrivere un syllabus significa non solo comunicare le giuste informazioni ma soprattutto prevedere un tempo per la riflessione e la progettazione. Sapere da cosa partire, conoscere cosa è indispensabile, prevedere una sezione introduttiva, una con gli elementi caratteristici e una con suggerimenti e raccomandazioni, consente di raccogliere velocemente i frutti del tempo investito nella scrittura del documento e di trasformarlo in un syllabus di successo.

Scopriamo la valutazione on line e i suoi vantaggi

Quando si parla di corsi on line, uno degli argomenti più controversi e dalle potenzialità spesso sottovalutate è la valutazione. Docenti, formatori e in generale esperti di contenuto (SMEs) tendono a volte a pensare che l’utilizzo di strumenti innovativi e a distanza possa in qualche modo diminuire la qualità del loro operato e il controllo e l’autorità che essi hanno sulla classe. Non c’è niente di più errato. Essere un buon formatore non dipende dagli strumenti utilizzati che anzi possono amplificare notevolmente l’efficacia del percorso di apprendimento. Scopriamo allora come l’utilizzo di strumenti di valutazione on line, come parte di un corso on line o come aggiunta ad un corso in presenza (cosiddetto web-enhanced), è un valido alleato per raggiungere gli obiettivi formativi di base e di alto livello e aiuta a migliorare l’organizzazione e l’attrattività dell’intero sistema di formazione.

In un corso on line è utile distinguere tre tipi di valutazione, ognuna con finalità diverse. L’autovalutazione ha come scopo quello di mettere in pratica quanto appreso nelle lezioni e di far esercitare lo studente in modo continuo lungo tutto il periodo del corso. Questo tipo di valutazione di solito non prevede punteggi o giudizi e in ogni caso quando questi sono previsti non influenzano in alcun modo il superamento e l’esito finale del corso. L’eventuale punteggio di un’autovalutazione fornisce infatti solo un feedback (allo studente e non al docente) del suo livello di preparazione e lo aiuta a modificare o a rinforzare le sue abitudini di studio.

Proprio su questo punto si differenzia il concetto di valutazione formativa che infatti ha come finalità quella di fornire una visione dell’andamento della classe al docente e all’organizzazione di cui fa parte che potrà così ottimizzare il percorso di apprendimento e le strategie didattiche. Comprendere quali argomenti sono stati assimilati, a quale livello e avere un’idea precisa delle difficoltà che gli studenti sperimentano, fornisce informazioni importanti per consentire ad un docente di aiutare i propri studenti. Inoltre potrà essere utile agli studenti per colmare le proprie lacune e per sviluppare skills e competenze che non sono facilmente raggiungibili con altre strategie didattiche, come ad esempio capacità di cooperazione o particolari performance in contesti complessi (si pensi semplicemente a simulazioni di test di accesso o di prove di esame).

Anche la valutazione formativa non influenza il superamento di un corso. Questo è infatti lo scopo della valutazione sommativa che prevede punteggi, giudizi, e fornisce al docente le informazioni finali o intermedie per valutare i singoli studenti

Qualunque tipo di valutazione si intenda implementare on line, essa comporta una serie di vantaggi fondamentali per la riuscita di un buon percorso di formazione. Pensiamo solo alle possibilità fornite dalla correzione automatica di semplici batterie di quiz a risposta chiusa, uno strumento spesso sottovalutato che permette di programmare momenti di verifica con il minimo sforzo per il docente. Questo consente, anche in classi numerose, una valutazione periodica e costante e una distribuzione ottimale del carico di lavoro e del recupero delle conoscenze lungo tutto l’arco della formazione.

Anche l’utilizzo di una valutazione maggiormente qualitativa non solo è possibile ma è anche facilitata dalla presenza di un LMS che consente agli studenti di caricare elaborati e ai docenti di raccoglierli e valutarli in modo semplice, diretto e organizzato. In questo modo è possibile sia inserire dei feedback individuali e instaurare un dialogo duraturo con i singoli studenti sia, nel caso di una classe numerosa, di fornire delle soluzioni “tipo” con cui gli studenti possono confrontarsi in modo autonomo e autovalutarsi.

L’utilizzo di una piattaforma permette inoltre nella maggior parte dei casi di collezionare i giudizi e le votazioni della classe in un registro disponibile direttamente on line. Oltre all’ovvio vantaggio logistico e organizzativo questo consente anche di effettuare operazioni automatiche sulle valutazioni fornendo ad esempio medie, somme di punteggi, relativi sia all’intera durata del corso che a singoli periodi/unità significative (ad esempio settimane, semestri, UD, moduli).

Un ulteriore vantaggio che non è sempre evidente, è la possibilità di realizzare attività di valutazione più sofisticate di quelle che è possibile fare in presenza senza strumenti informatici. Nella maggior parte dei casi la valutazione on line piuttosto che porre delle limitazioni aggiunge quindi qualcosa in più grazie alla tecnologia.

Naturalmente per utilizzare al meglio queste possibilità è necessario avere almeno un’idea generale di quali strumenti e attività è possibile realizzare.

Uno degli strumenti più utilizzati è certamente il quiz: Una domanda diretta che prevede la possibilità di scegliere tra un numero chiuso di risposte o di digitare una risposta aperta.

La scrittura e la consegna di elaborati è un’altra attività fondamentale. Abbiamo già visto come l’utilizzo attraverso una piattaforma possa aumentarne l’utilità. Ma un elaborato può essere redatto anche in modo meno tradizionale. Ad esempio come mini task all’interno di discussioni in forum tematici oppure in forma collaborativa attraverso l’utilizzo di un wiki o ancora sotto forma di blog.

La scrittura ed altri strumenti di natura collaborativa aprono le porte ad un intero mondo di attività di valutazione on line. La possibilità di discutere in modo organizzato delle tematiche fornite e moderate dal docente oppure la valutazione tra pari (peer review) offre infinite possibilità difficilmente attuabili in una classe soprattutto se numerosa.

Probabilmente però ciò che maggiormente rende caratteristica la valutazione on line è l’uso di alcune forme di interattività. La possibilità di creare in modo semplice e poi di valutare delle attività di natura manipolativa aiuta a testare e ad allenare conoscenze, abilità e competenze in modo efficace ed accattivante. Sia che si tratti di drag&drop, di ordinamento di elementi, di inserimento di testi mancanti (cloze) o di interazioni più complesse con l’ambiente di apprendimento (hotspot, slider ) le possibilità sono limitate solo dall’esperienza dell’esperto di contenuti e dalla bravura di instructional designer e realizzatori.

L’utilizzo di sistemi di valutazione innovativi è un vantaggio per docenti, organizzazioni e studenti. Se abbiamo provato a darne una brevissima panoramica va da se che l’argomento merita un approfondimento e soprattutto l’affiancamento di professionisti del settore che possono aiutare gli SMEs a trasformare la propria conoscenza ed esperienza in corsi on line di successo. Ne vale davvero la pena.

Come creare corsi on line di successo lavorando in team

Realizzare un corso on line di successo richiede diverse competenze, che raramente si riscontrano in un’unica persona. Molto più spesso un buon corso on line è frutto di un lavoro di squadra che coinvolge esperti con differenti competenze, esperienze ed aspettative.
Come esperto di contenuto, devi sapere che esistono i tutor on line, gli esperti nella progettazione didattica (instructional designer) e i realizzatori multimediali che ti potranno affiancare nella progettazione e realizzazione del corso; se userai una piattaforma e-learning, inoltre potrai interfacciarti con un amministratore di piattaforma.
Rivolgendoti a dei professionisti e-learning potrai portare avanti il tuo progetto di formazione on line senza la frustrazione di dover pensare a tutto da solo, e sopratutto, potrai alleggerire il tuo lavoro ottenendo allo stesso tempo un prodotto di qualità.
Vediamo più in dettaglio le figure professionali che abbiamo elencato, partendo proprio dall’esperto di contenuto.

L’esperto di contenuto (o Subject Matter Expert o SME) ha conoscenze approfondite, esperienza, autorità e credibilità in un determinato ambito.
Non è necessario che lo SME abbia abilità riguardanti l’insegnamento: può trattarsi di un docente universitario o di un professore, ma può essere anche un professionista o semplicemente un esperto in un determinato dominio di conoscenza.
In ogni caso, rappresenta il fulcro di qualsiasi corso, tradizionale oppure on line.
Uno SME che vuole occuparsi di formazione on line non deve per forza avere abilità digitali e tecnologiche complesse, ma se ha già delle conoscenze in ambito e-learning, è certamente un vantaggio. Gli sarà utile, ad esempio, conoscere già i principali strumenti che è possibile attivare per un corso on line e le loro caratteristiche, gli strumenti per la condivisione di file, ma anche sapere cos’è una piattaforma e-learning.
Si tratta di conoscenze base, che possono essere ampliate man mano nel tempo, e che servono per sentirsi a proprio agio con la formazione on line, per comprendere le attività didattiche realizzabili e per lavorare meglio con il team di professionisti che poi si occuperà effettivamente della realizzazione del corso.

L’instructional designer (ID) è un esperto in progettazione didattica e affianca lo SME in tutte le fasi necessarie per la realizzazione del corso on line.
È un informatico? No, l’ID non è un informatico. Anzi, spesso ha delle competenze più sviluppate sul versante umanistico, insieme ad altre di tipo tecnico (design per il web, scrittura per il web, etc.). L’instructional designer aiuta lo SME a decidere quali argomenti verranno trattati nel suo corso on line e come organizzarli, considerando i suoi obiettivi, didattici e non, e il target di riferimento. Per questo farà alcuni colloqui con lo SME, userà strumenti per le mappe mentali e per realizzare degli outline del corso, iniziando a definire il progetto formativo “su carta”.
L’ID inoltre conosce le caratteristiche specifiche dei media attraverso cui il corso verrà erogato, conosce vantaggi e svantaggi delle piattaforme e-learning e i tipi di attività didattiche realizzabili per la formazione on line. Per questo è in grado di orientare il lavoro dello SME anche nella fase di scelta delle strategie didattiche e di scrittura effettiva dei contenuti didattici, in modo che siano adatti al tipo di erogazione e al contesto di riferimento.
Padroneggiando strumenti e processi adatti, l’instructional designer è in grado di alleggerire notevolmente il lavoro dell’esperto di contenuto, valorizzandone i contenuti didattici e l’esperienza.

Il realizzatore multimediale per l’e-learning è il professionista che crea i vari oggetti che comporranno il corso on line: file audio, video, pagine html, pacchetti SCORM, etc.
Si tratta di un esperto che sa utilizzare diversi software per la produzione multimediale, e ovviamente quelli specifici per la creazione di learning object.
Il realizzatore multimediale lavorerà insieme all’instructional designer ed allo SME, ideerà e progetterà dei prototipi di attività didattiche per poi procedere alla loro realizzazione effettiva.
Va sottolineato che si tratta di una professionalità sotto cui si raggruppano diverse competenze: a seconda della grandezza del progetto, infatti, potrebbero essere coinvolti più esperti con competenze specifiche (grafici, sviluppatori web, realizzatori video), coordinati da un progettista multimediale.

Quando un corso on line viene erogato tramite piattaforma, esiste una figura tecnica che si occupa della sua gestione: l’amministratore di piattaforma e-learning. Questa figura si occuperà dell’iscrizione degli utenti, della creazione dei corsi, eseguirà attività di backup dei dati e di aggiornamento software, gestirà l’help desk tecnico per docenti e studenti. Potrà anche occuparsi del caricamento e della modifica degli oggetti didattici in piattaforma e della reportistica generale dei corsi.

Infine, il tutor on line è la figura professionale che ha le competenze necessarie per facilitare, gestire, animare e moderare le discussioni e le interazioni all’interno di un corso on line.
Può essere specializzato nell’ambito disciplinare del corso e allora i suoi interventi on line saranno maggiormente orientati al supporto didattico sui contenuti, oppure può essere orientato alla gestione dell’ambiente di apprendimento in generale, e quindi si dedicherà principalmente a fare in modo che il flusso di comunicazione on line sia efficace.
Ovviamente un tutor on line può avere entrambi i gruppi di competenze.

Abbiamo visto che la realizzazione di un buon corso on line richiede varie competenze, che non si esauriscono con la conoscenza di un determinato ambito disciplinare.
Affidarsi a degli esperti di e-learning permette di risparmiare tempo e impiegarlo meglio, valorizzando la propria esperienza di esperto di contenuto, e ottenendo risultati di alta qualità.

Tre parole da conoscere per organizzare i tuoi contenuti in un corso on line

Essere un buon insegnante è certamente un requisito essenziale per realizzare contenuti di qualità per un corso on line. Ma molto spesso questo non basta. La tecnologia non trasforma automaticamente la conoscenza e l’esperienza di un buon docente in un buon corso on line. Progettare e realizzare attività didattiche, learning object, significa soprattuto scrivere e organizzare contenuti in modo specifico per l’obiettivo formativo del percorso di apprendimento. Significa inoltre conoscere e tenere conto delle caratteristiche del mezzo che si intende utilizzare e dei formati più efficaci per rappresentare i contenuti. È per questo che una buona scelta è quella di affondarsi a professionisti del settore  (ad esempio instructional designer e realizzatori multimediali), che possono affiancare l’esperto di contenuti e garantire così che lo sforzo realizzativo si trasformi in un percorso di formazione di successo È possibile in ogni caso partire da alcune concetti di base che possono aiutarci molto ad andare nella giusta direzione.

È utile pensare a tre fasi: identificare i contenuti, ordinarli secondo un percorso strutturato e solo in ultimo passare alla fase di scrittura.

Mappa dei contenuti.  Qualunque sia il percorso di formazione che intendiamo progettare è molto utile avere una rappresentazione dei contenuti che si intendono inserire nel corso. Si può partire da una base già consolidata o cominciare completamente da zero ma l’importante è avere una chiara visione degli argomenti da insegnare e delle loro caratteristiche. È possibile ad esempio realizzare una mappa concettuale in cui si disegnano le relazioni fra i vari nodi identificando se si tratta di argomenti di base, essenziali per raggiungere gli obiettivi formativi, o se si tratta di argomenti propedeutici o ancora di approfondimento o meta-didattici. Una rappresentazione di questo tipo potrà aiutare molto a prendere decisioni su strategie didattiche, modi di realizzare e rappresentare i diversi argomenti del corso.

Outline. Il secondo passo fondamentale è quello di trasformare una mappa dei contenuti in una sequenza ordinata e organizzata. La struttura tipica prevede l’identificazione di moduli/sezioni che sono i raggruppamenti di contenuto più ampi. Ogni modulo può contenere più unità didattiche (UD), ciascuna con una propria coerenza rispetto ai contenuti , pensiamo come esempio il capitolo di un libro. Infine ogni UD è composta da singole attività didattiche (AD) che sono gli atomi di formazione ciascuna con obiettivi didattici ben definiti. Una struttura di questo tipo consente di organizzare i contenuti identificati nella mappa in una organizzazione modulare e composta di chunks ossia di piccole unità che semplificano e favoriscono l’apprendimento da parte degli studenti.

Può essere utile inoltre pensare l’outline come composto da tre “zone”.
La parte iniziale è quella con l’obiettivo di motivare e attirare l’attenzione degli studenti attraverso ad esempio l’uso di lezioni introduttive in cui si spiega cosa si imparerà, quali vantaggi darà seguire il corso. In questa “zona” si può inserire una “quick win”, una vincita facile. Si tratta di contenuti facili da apprendere e immediati da applicare così da permettere, anche agli studenti meno brillanti, di portarli a termine in modo semplice e di guadagnare subito motivazione.
La parte centrale del corso è invece dove c’è il cuore del corso con gli argomenti e le competenze che gli studenti vogliono imparare. È importante identificare bene le sezioni e le UD in modo da avere una coerenza interna per ogni sezione e preferibilmente un solo obiettivo/concetto per ogni AD. Ogni sezione inoltre dovrebbe contenere un’attività pratica, una di valutazione e un approfondimento.
L’ultima parte dell’outline corrisponde alla fine del corso. È qui che bisogna tirare le somme e consentire agli studenti di mettere insieme gli elementi appresi e di prenderne consapevolezza aumentando il loro appagamento e il loro desiderio di apprendimento.

Scripting. Scrivere bene è un’abilità che non si apprende in breve tempo e senza sforzo. Inoltre la qualità della scrittura non è qualcosa di generale ma dipende dalla sue finalità e dal media e dal formato che verrà utilizzato. La prima cosa da sapere quindi è semplicemente: in che modo verrà resa la scrittura di un contenuto per un corso? Ad esempio un testo che verrà mostrato sullo schermo dovrà essere sintetico, chiaro e con i punti importanti ben evidenziati senza ricorrere a strutture complesse. Questo per non affaticare l’utente ed evitare che tenda automaticamente a saltare blocchi di testo per velocizzare la sua lettura (cosiddetto skimming). Le cose cambiano se parliamo di un testo che verrà letto da un documento scaricabile e quindi stampabile. Ancora diverso è un testo scritto per una lezione audio, dove si potrà essere più descrittivi, o per un video dove si potranno omettere alcuni riferimenti perché visualizzati direttamente nel video.
La seconda cosa da considerare è il tipo di attività didattica. È importante prima di iniziare a scrivere, avere chiaro in mente se il testo dovrò servire per un’attività didattica di base, per un approfondimento, come tema per una discussione su un forum o per una valutazione e di che tipo.
Infine non dimentichiamo qualcosa che dovrebbe essere ovvio ma spesso si tende a trascurare: una scrittura di qualità deve avere ben presente il proprio target. Conoscere l’età, il grado di istruzione, il livello di conoscenza degli argomenti del corso, le aspettative e le finalità degli studenti è fondamentale per centrare l’obiettivo.

Scrivere contenuti di qualità per un corso on line non è certo un’abilità che si può apprendere i pochi minuti. Conoscere però cosa è una mappa dei contenuti, come è strutturato un outline e prendere consapevolezza dei vincoli della scrittura può aiutare moltissimo, spianando la strada alla realizzazione di un percorso di apprendimento di successo.

5 vantaggi della formazione on line per gli studenti

L’e-learning presenta molti vantaggi, non soltanto per gli esperti di contenuto ma anche per gli stessi fruitori dei corsi on line.
Quali sono allora i principali motivi per cui un potenziale studente dovrebbe scegliere di frequentare un corso on line?

Oltre lo spazio e il tempo
Frequentando un corso on line lo studente può accedere ai contenuti didattici di cui ha bisogno quando ne ha bisogno, ovunque sia disponibile un dispositivo connesso a internet. Non ha quindi la necessità di essere in un posto specifico, in un momento specifico. Questa flessibilità rappresenta un’ottima opportunità per chi, per lavoro o per motivi personali, non può seguire un corso in presenza.

Ad ognuno il suo ritmo
I contenuti digitali rimangono on line e non terminano con la lezione, così lo studente può accedervi in tempi diversi e più volte, seguendo il proprio ritmo di studio. Si tratta di un altro aspetto della flessibilità che caratterizza i corsi e-learning e che aiuta lo studente a diventare più autonomo nell’apprendimento.

Sviluppare competenze digitali trasversali
Spesso si ritiene che essere abili con alcuni strumenti tecnologici, ad esempio cellulari e tablet, significhi possedere delle effettive competenze digitali, ma non sempre è così.
Per sviluppare competenze digitali trasversali, imparare a padroneggiare la tecnologia e sentirsi a proprio agio con essa occorrono tempi e strumenti adeguati.
Frequentare un corso on line può rappresentare un’ottima opportunità per sviluppare queste competenze, vantaggiosissime per studenti e lavoratori: effettuare download e upload di file, usare formati di file adatti per elaborare le proprie esercitazioni, fare ricerche in rete, comunicare con docenti, tutor e assistenza tecnica attraverso un uso corretto di e-mail e messaggistica sono solo alcuni esempi.
Se la scoperta dell’ambiente di apprendimento on line e dei suoi strumenti avverrà in maniera graduale e guidata, gli studenti sperimenteranno un approccio positivo alla tecnologia, traendone vantaggio anche per il futuro.

Collegati e informati
Ogni corso on line delinea una comunità con cui si può facilmente rimanere in contatto. Durante il corso, studenti, docenti e tutor dialogano e si scambiano facilmente e rapidamente informazioni usando gli strumenti di comunicazione previsti dall’ambiente di apprendimento. Al termine del corso gli stessi canali di comunicazione possono essere utilizzati per rimanere in contatto e condividere esperienze di studio e di lavoro, creando una piccola comunità di pratica.

Più sostenibili
Sembra banale, ma non è un aspetto da trascurare: frequentando un corso on line si utilizzano meno i mezzi di trasporto e non è necessario stampare tutti i materiali di studio. Si tratta di una scelta che incide meno sull’ambiente e sui costi sostenuti dagli studenti.

Come abbiamo visto, quindi, un buon corso on line offre ai suoi studenti davvero molti vantaggi. Caratteristiche quali flessibilità, sviluppo di competenze digitali trasversali e maggiore sostenibilità lo rendono molto più di una semplice alternativa ad un corso in aula tradizionale.

4 buoni motivi per realizzare un corso on line

Se stai prendendo in considerazione la possibilità di realizzare un corso on line, potrà esserti utile una panoramica sui principali vantaggi che la formazione on line può offrire.
Vediamone alcuni.

Più efficienti.
Un corso on line è conveniente in termini organizzativi.
Ad esempio, un corso full distance non impegna aule per le lezioni, mentre un corso blended ne impegna meno rispetto ad un corso tradizionale; in entrambi i casi questo si traduce in costi bassi (o nulli) per il pagamento di strutture e personale.
L’utilizzo di una piattaforma e-learning, inoltre, ti permette di gestire senza troppi sforzi un numero anche molto elevato di studenti: potrai monitorare le attività dell’intera classe; tenere sotto controllo i risultati ottenuti dai tuoi studenti nelle esercitazioni attraverso i registri delle valutazioni; potrai rendere rapide ed efficaci le comunicazioni raggiungendo tutti gli studenti con un messaggio nel forum o una e-mail.

Apprendere meglio, apprendere tutti.
I corsi full distance sono utilissimi per gli studenti che non possono seguire in presenza e che on line possono accedere ai contenuti dell’intero programma di studio. I corsi web-enhanced sono un’opportunità per tutte le categorie di studenti perché espandono le attività in presenza con delle attività on line: sintesi delle lezioni d’aula, recupero di nozioni propedeutiche, approfondimenti, discussioni ed esercitazioni rendono l’apprendimento più efficace e coinvolgente.
I corsi on line possono anche rispondere a specifiche esigenze, ad esempio aiutare lo studente nell’apprendimento di competenze generali o nel recupero del debito formativo.
Un buon corso on line è quindi un’opportunità per supportare meglio gli studenti, andando incontro ai loro bisogni e alle loro specifiche modalità di apprendimento e può rappresentare un contrasto significativo alla dispersione e all’abbandono.

Un’ottima opportunità per fare formazione di qualità.
Il passaggio dalla formazione tradizionale a quella on line richiede un cambio di concezione. I contenuti didattici per un corso on line, infatti, andranno progettati ed elaborati per un tipo di fruizione molto diversa da quella tradizionale.
Considera questa diversità come un’ottima occasione per ridefinire l’apprendimento per i tuoi studenti. Potrai utilizzare la tecnologia non solo per sostituire delle funzioni tradizionali (ad esempio fornire un file pdf al posto di un libro o delle slide della lezione) ma anche per creare delle attività didattiche che in aula non potrebbero proprio essere realizzate, con tutti i vantaggi che questo comporta. Ad esempio? La manipolazione di testi e oggetti con degli esercizi di tipo drag&drop o una peer review di video realizzati dagli studenti e postati su youtube.

Investire oggi, risparmiare domani.
Anche se realizzare un corso on line può sembrare impegnativo, devi considerare che dopo l’investimento iniziale il tuo corso potrà essere riutilizzato negli anni successivi assorbendo solo la piccola quantità di risorse necessarie per la gestione ordinaria.
Questo significa che otterrai in un significativo risparmio nel medio e lungo periodo.
Puoi anche pensare di realizzare il tuo corso on line un po’ per volta, dividendo in lavoro in step successivi; in questo modo puoi testare l’efficacia del tuo progetto prima di produrlo completamente.

Come vedi, i vantaggi della formazione on line sono davvero tanti e, anche se per te si tratta di un mondo completamente nuovo, ricorda che non dovrai affrontarlo per forza da solo. Esistono infatti dei professionisti e-learning in grado di affiancarti nella progettazione, realizzazione e gestione del tuo corso si tratta di: instructional designer, realizzatori multimediali e amministratori di piattaforma e-learning.

Come creare materiali didattici rispettando i diritti d’autore: le licenze Creative Commons

Erroneamente si tende a credere che se un contenuto è disponibile on line, raggiungibile attraverso i motori di ricerca, può essere riutilizzato liberamente da chiunque.
Nella realtà non è quasi mai così, anzi, immagini, documenti, musica e altri tipi di contenuto rintracciabili in rete sono spesso coperti da diritti d’autore.

Quando crei materiali didattici, siano essi per l’aula fisica o per l’e-learning, devi quindi sempre tenere conto della provenienza delle risorse che utilizzi, abbandonando il luogo comune secondo cui tutto è utilizzabile liberamente quando si hanno finalità didattiche e non di lucro.
La stessa cosa vale per i tuoi studenti: è importante che siano consapevoli di cosa possono o non possono utilizzare nella realizzazione di contenuti, ad esempio per esercitazioni o project work. 

Se lavori in una istituzione scolastica o universitaria, probabilmente avrai già a disposizione una guida per la realizzazione e la diffusione dei tuoi materiali didattici. Se così non fosse, e senza scendere nel dettaglio della complessa disciplina del diritto d’autore, ecco qualche suggerimento per capire cosa puoi utilizzare tra le risorse disponibili in rete.

Verificare la presenza di licenze d’uso e note legali

Spesso a toglierci il dubbio sull’utilizzabilità o meno di un contenuto reperibile on line è il suo stesso autore, attraverso la definizione di una licenza d’usoAll’interno di una licenza, infatti, l’autore può segnalarci in maniera chiara se permette la riproduzione, la diffusione e la modifica della sua opera ed eventualmente, a quali specifiche condizioni.
È bene quindi verificare sempre con attenzione la presenza di eventuali note legali e di indicazioni relative all’utilizzo di un sito web e dei contenuti che ne fanno parte.   

Le licenze Creative Commons

Tra le licenze più diffuse nel web troviamo le Creative Commons (CC), dei contratti di licenza che si basano sul principio “alcuni diritti riservati”, in cui cioè l’autore cede, sulla base di specifiche condizioni, alcuni diritti sulla sua opera.

All’interno di una licenza CC troverai indicazioni:

  • su come attribuire l’opera all’autore
  • su se sia o meno permesso l’uso commerciale dell’opera
  • su se sia o meno permessa la rielaborazione dell’opera
  • sull’eventuale obbligo di applicare la stessa licenza dell’opera originaria anche all’opera derivata

Dalla combinazione di queste clausole nascono 6 licenze Creative Commons, di cui esiste una versione italiana (Creative Commons Italia) adattata al nostro sistema giuridico. L’elenco delle licenze, con una descrizione delle caratteristiche, lo trovi qui: Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) italiane  

Le Licenza CC sono chiare da leggere per gli utilizzatori, e semplici da creare per gli autori, ma consigliamo di leggerne sempre approfonditamente le specifiche. Molti siti web che collezionano contenuti prodotti dagli utenti, come Youtube e Flickr, danno da tempo la possibilità di usare le licenze CC, facilitando in questo modo la ricerca di contenuti utilizzabili. Esiste anche un motore di ricerca sperimentale di Creative Commons, grazie al quale è possibile ricercare immagini con diverse opzioni d’uso: ccsearch

Vale la pena approfondire l’argomento, anche perchè potrai decidere di usare una di queste licenze per i tuoi stessi materiali didattici, così da assicurarti che circolino liberamente, ma alle tue condizioni.

Cinque cose da considerare per elaborare contenuti di qualità per un corso on line

È un luogo comune piuttosto diffuso quello di credere che per il solo fatto di utilizzare nuove tecnologie e di portare i contenuti di un corso dalla modalità classica una quella on line, tutto automaticamente diventi più efficace e più accattivante.
La tecnologia non è di per sé un elemento di miglioramento.
La forma e le modalità di trasmissione ed erogazione contano e sono importanti. Ma nessun percorso di formazione sarà un corso di qualità senza che i contenuti siano di qualità e senza dedicare tempo e sforzi per la loro organizzazione.
Ma anche questo da solo non basta.
Per progettare un corso on line è necessario che i contenuti siano elaborati o adattati rispetto al media utilizzato. Non è sufficiente la bravura o l’esperienza dell’esperto della materia, non basta che il materiale didattico sia già stato utilizzato con successo in corsi in presenza da anni. Progettare contenuti per corsi on line è sostanzialmente diverso dal sostenere un corso in presenza o dall’utilizzare direttamente materiali  di cui si è già in possesso, per quanto di ottima qualità.

Un corso on line è realizzato da diversi attori che interagiscono fra loro come esperti di contenuto, instructional designer, tutor, realizzatori multimediali. Questi attori hanno bisogno di un certo tempo per elaborare e rendere disponibili i contenuti. Per questo è necessario  pianificare con largo anticipo “lezioni” che in modalità classica potrebbero essere preparate anche con un margine di tempo molto inferiore rispetto al loro utilizzo.

Il media utilizzato influenza il contenuto che veicola. Per quanto sia evidente che partecipare ad una lezione di due ore in aula non sia la stessa cosa rispetto a guardare una ripresa video della stessa durata seduti ininterrottamente davanti ad un computer, spesso questo viene dimenticato. Lo stesso vale per delle slide di presentazione mostrate con efficacia in presenza  che diventano inutilizzabili on line senza la presenza del docente che le illustra. O ancora non è possibile pensare di utilizzare la trascrizione della lezione in presenza per farla leggere e studiare interamente dal monitor di un computer. Scrivere contenuti di qualità vuol dire anche conoscere e rispettare i formati del mezzo che si utilizza.

Le strategie didattiche che si utilizzano in un’aula possono essere di gran lunga differenti da quelle che vengono erogate in un corso on line. Anche quando le finalità sono del tutto simili, come una discussione in aula e un forum tematico on line, i formati e le modalità di interazione tipiche di ogni contesto ci impongono di strutturare ed elaborare i contenuti in modi diversi. Esistono inoltre attività che sono specifiche di una modalità di erogazione e non di un’altra, come attività in cui si prevede la manipolazione del testo con drag&drop o altre forme di interazione con elementi multimediali. Per realizzare un buon corso on line vanno sfruttate le potenzialità offerte dalla tecnologia e i contenuti vanno elaborati di conseguenza.

Un’altra cosa da considerare è legata al modo in cui si sviluppano le interazioni sociali e di comunicazione durante l’erogazione di un percorso di formazione. In un’aula fisica le interazioni possono essere molto più dirette e continue rispetto ad un corso on line, soprattuto se di tipo asincrono cioè che può essere fruito in qualunque momento della giornata perché non prevede la presenza diretta di un docente on line. Queste interazioni possono modificare, se necessario, il flusso dell’insegnamento in aula. Semplicemente il docente può riorientamento la sua lezione in base alle esigenze e ai feedback espressi dall’aula. Questo naturalmente non può avvenire , o può avvenire in parte minore, in un corso a distanza. È quindi necessario prevedere in anticipo le possibili esigenze dell’aula e progettare contenuti che possano essere adattati alle esigenze dei singoli destinatari. Prevedere ad esempio contenuti di base da recuperare, focus su argomenti che potrebbero risultare particolarmente complessi per alcuni studenti, fornire approfondimenti sono utili strategie ottimizzare il livello della classe.

Non c’è altro modo per avere un buon corso on line che partire da contenuti di qualità. Ma non bisogna dimenticare che, sia che siano già esistenti o da scrivere ex novo, devono essere elaborati pensando in modo specifico alla finalità per cui saranno utilizzati.

Non accontentarsi di credere che la tecnologia da sola migliori i nostri contenuti, pianificare, tenere conto del mezzo utilizzato e delle strategie didattiche progettate, considerare le interazioni prevedendo e anticipando i bisogni di diverse tipologie di destinatari sono un ottimo inizio per realizzare un corso on line di qualità.