Come creare materiali didattici rispettando i diritti d’autore: le licenze Creative Commons

Erroneamente si tende a credere che se un contenuto è disponibile on line, raggiungibile attraverso i motori di ricerca, può essere riutilizzato liberamente da chiunque.
Nella realtà non è quasi mai così, anzi, immagini, documenti, musica e altri tipi di contenuto rintracciabili in rete sono spesso coperti da diritti d’autore.

Quando crei materiali didattici, siano essi per l’aula fisica o per l’e-learning, devi quindi sempre tenere conto della provenienza delle risorse che utilizzi, abbandonando il luogo comune secondo cui tutto è utilizzabile liberamente quando si hanno finalità didattiche e non di lucro.
La stessa cosa vale per i tuoi studenti: è importante che siano consapevoli di cosa possono o non possono utilizzare nella realizzazione di contenuti, ad esempio per esercitazioni o project work. 

Se lavori in una istituzione scolastica o universitaria, probabilmente avrai già a disposizione una guida per la realizzazione e la diffusione dei tuoi materiali didattici. Se così non fosse, e senza scendere nel dettaglio della complessa disciplina del diritto d’autore, ecco qualche suggerimento per capire cosa puoi utilizzare tra le risorse disponibili in rete.

Verificare la presenza di licenze d’uso e note legali

Spesso a toglierci il dubbio sull’utilizzabilità o meno di un contenuto reperibile on line è il suo stesso autore, attraverso la definizione di una licenza d’usoAll’interno di una licenza, infatti, l’autore può segnalarci in maniera chiara se permette la riproduzione, la diffusione e la modifica della sua opera ed eventualmente, a quali specifiche condizioni.
È bene quindi verificare sempre con attenzione la presenza di eventuali note legali e di indicazioni relative all’utilizzo di un sito web e dei contenuti che ne fanno parte.   

Le licenze Creative Commons

Tra le licenze più diffuse nel web troviamo le Creative Commons (CC), dei contratti di licenza che si basano sul principio “alcuni diritti riservati”, in cui cioè l’autore cede, sulla base di specifiche condizioni, alcuni diritti sulla sua opera.

All’interno di una licenza CC troverai indicazioni:

  • su come attribuire l’opera all’autore
  • su se sia o meno permesso l’uso commerciale dell’opera
  • su se sia o meno permessa la rielaborazione dell’opera
  • sull’eventuale obbligo di applicare la stessa licenza dell’opera originaria anche all’opera derivata

Dalla combinazione di queste clausole nascono 6 licenze Creative Commons, di cui esiste una versione italiana (Creative Commons Italia) adattata al nostro sistema giuridico. L’elenco delle licenze, con una descrizione delle caratteristiche, lo trovi qui: Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) italiane  

Le Licenza CC sono chiare da leggere per gli utilizzatori, e semplici da creare per gli autori, ma consigliamo di leggerne sempre approfonditamente le specifiche. Molti siti web che collezionano contenuti prodotti dagli utenti, come Youtube e Flickr, danno da tempo la possibilità di usare le licenze CC, facilitando in questo modo la ricerca di contenuti utilizzabili. Esiste anche un motore di ricerca sperimentale di Creative Commons, grazie al quale è possibile ricercare immagini con diverse opzioni d’uso: ccsearch

Vale la pena approfondire l’argomento, anche perchè potrai decidere di usare una di queste licenze per i tuoi stessi materiali didattici, così da assicurarti che circolino liberamente, ma alle tue condizioni.